Tramite l'utilizzo di prodotti specifici
si trattano verruche in maniera non dolorosa
e con un tasso di recidiva molto minore rispetto alle tecniche ospedaliere.
Le verruche sono causate da un virus, il Papilloma Virus, o Human Papilloma Virus (HPV).
Ne esistono molti ceppi che colpiscono ciascuno in zone differenti.
Il virus che causa le verruche cutanee fa parte di questa grande famiglia, della quale un altro membro, altrettanto famoso, è il virus che colpisce la cervice uterina, che in alcuni casi potrebbe portare allo sviluppo del pericolosissimo cancro al collo dell'utero.
Si tratta tuttavia di patogeni differenti, così che l'uno non riuscirebbe a proliferare nell'ambiente specifico dell'altro. Per intenderci una verruca sulla mano non potrebbe infettare la mucosa vaginale e viceversa.
Verruche multiple.
Il contagio da HPV avviene per contatto diretto, perciò il 90% delle infezioni avviene in ambienti dove capita di non indossare le calzature, spogliatoi, zone balneari eccetera.
Il contatto della cute con il virus non necessariamente porta a sviluppare la patologia. Questa infatti è frutto di una concomitanza di fattori, ovvero un leggero abbassamento delle difese immunitarie, piccole, invisibili lesioni della cute ed ovviamente il contatto diretto.
La cute sana rappresenta infatti una formidabile barriera, impenetrabile ai germi, è la prima forma di difesa dell'organismo dalle infezioni e, quando integra, svolge questo compito in maniera egregia.
Non solo gli strati cheratosi della cute costituiscono un vero e proprio scudo, ma la desquamazione di quelli più esterni ne "pulisce" continuamente la superficie dato che le cellule distaccandosi portano con se anche funghi, batteri, virus e sporcizia.
Quando la cute si fissura per via delle callosità, si macera per l'umidità di uno spogliatoio o della sudorazione o presenta invisibili lesioni per le cause più svariate, la difesa viene meno ed il virus può inocularsi facilmente.
Il fatto che le verruche si sviluppino all'interno dello strato granuloso, ovvero di uno strato della cute, e non sotto di essa, fa si che a volte l'infezione passi inosservata dal sistema immunitario, quindi un abbassamento delle difese aumenta la probabilità che il virus proliferi indisturbato.
La massa verrucosa origina superficialmente ed a seconda della zona assumerà un aspetto esofitico o endofitico.
Se il contagio è avvenuto sotto la pianta del piede le verruche si definiscono endofitiche.
Tipicamente assomigliano moltissimo ad un semplice durone, ad un callo, in quanto il peso corporeo le spinge in profondità ad ogni passo.
Non è raro che il paziente giunga dal podologo dopo mesi passati a trattare la verruca come fosse un callo, a casa o dall'estetista/pedicure.
Numerosi fattori permettono di distinguere una verruca da un durone, quali la zona di insorgenza, il tipo di dolore evocato, l'aspetto macroscopico, tutti segni che solo un Podologo esperto, con il suo occhio clinico e le sue conoscenze, è in grado di cogliere e considerare.
Verruca endofitica molto profonda e dolorosa recidivata dopo trattamento con laser.
Se il contagio invece è avvenuto in zone fuori carico, plantarmente ai polpastrelli delle dita o addirittura in altre zone come il dorso delle dita o il perimetro dell'unghia, le verruche assumono un aspetto esofitico, protendendosi dalla cute con una serie di tubercoli fino ad assomigliare ad un piccolo polipo con i tentacoli che fuoriescono dalla pelle.
In tutti i casi in cui la verruca sia localizzata al di fuori della pianta del piede, essendo stato impossibile un contagio per contatto durante la deambulazione, bisogna sospettare la presenza di una o più verruche sulle mani o l'insufficiente o mancata sterilizzazione dello strumentario da parte dei professionisti da cui ci si è recati per effettuare la pedicure.
Verruca esofitica.
La guarigione spontanea di una verruca è molto rara, può avvenire nell'arco di 1/5 anni, ma nel frattempo oltre ad aver causato un gran dolore, con tutta probabilità ha generato auto inoculamenti in altre parti del corpo o contagio nei confronti dei familiari.
Per questi motivi il trattamento delle verruche deve essere tempestivo.
Le vie da seguire per la risoluzione della patologia sono tre.
Si possono applicare prodotti specifici acquistati in farmacia, a base di acido salicilico, che tuttavia agiscono su una zona necessariamente più ampia della verruca, rischiando di lesionare la cute circostante. La loro azione sul tessuto verrucoso invece è molto blanda e spesso risultano inefficaci. Inoltre l'azione casalinga e l'inesperienza di chi la attua portano, anche qualora il trattamento sia efficace, ad una rimozione parziale ed imprecisa dell'infezione che dopo poco tempo recidiva.
Si può seguire la via ospedaliera, che prevede la rimozione della verruca per via chirurgica o tramite crioterapia, elettrobisturi o laser.
In tutti i casi l'intervento è molto doloroso, lascia una ferita profonda che impiega molto tempo a guarire causando nel frattempo problemi alla deambulazione che possono portare a dolori alle ginocchia, anche, schiena.
La lesione una volta guarita inevitabilmente lascia una cicatrice che a livello propriocettivo può causare disequilibri posturali. Oltre a sviluppare spesso sulla sua superficie callosità anche molto dolorose.
Infine le recidive sono molto frequenti dato che bastano pochi virus sopravvissuti per innescare una nuova infezione. E se avviene questa si svilupperà dal fondo della lesione, non più dalla superficie della cute, così che quando in superficie apparirà la verruca si tratterà della punta di una massa incapsulata profondamente ed a quel punto molto dolorosa e difficile da eliminare.
Tipico aspetto macroscopico di una verruca, nel corso del trattamento podologico.
La terza via è quella podologica, che prevede il trattamento della verruca dalla superficie, eliminandola in maniera che "venga fuori" pian piano, finché la cute non tornerà ad essere completamente sana. E' una terapia indolore, che non lascia cicatrici, non influisce sullo stile di vita, non presenta controindicazioni, assicura la guarigione e soprattutto molto raramente comporta recidive. E anche se queste avvenissero sarebbero assolutamente superficiali e molto facili da debellare.
Il risultato del trattamento podologico sul paziente della foto di inizio articolo, giunto quasi a guarigione.
Guarigione completa del paziente con verruca endofitica.
Il consiglio per evitare questo tipo di infezioni è uno e molto semplice, bisogna utilizzare ogni volta che sia possibile le calzature, scarpe, ciabatte, anche i soli calzini evitano il contagio.
Se invece si sospetta una verruca bisogna agire immediatamente, prima che aumenti di dimensioni e prima che riesca a contagiare altre zone del corpo o altri individui.
Infine come buona regola di igiene, ed ottima abitudine per prevenire l'infezione da HPV, anche in famiglia bisognerebbe non condividere scarpe, ciabatte, asciugamani o strumenti per la cura della cute e delle unghie.
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